Febbraio 2016

Collegato ambiente: al via le nuove norme sulla green economy

Il Collegato ambiente alla Legge di stabilità 2016 – Legge 28.12.2015 n. 221 – pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 13 del 18 gennaio 2016, è entrato in vigore il 2 febbraio e porterà interessanti novità in materia ambientale per incentivare e promuovere misure di green economy. Il testo di legge contiene misure destinate ad incidere in modo significativo ed incisivo su diversi settori, nella direzione della semplificazione e della promozione del riutilizzo delle risorse e della sostenibilità ambientale, con la previsione di incentivi premiali per consumatori, produttori e istituzioni.

In sintesi, i principali contenuti.

  1. BONIFICHE DA AMIANTO: è introdotto a favore delle imprese il credito d’imposta del 50%, ripartito in tre anni, sulle spese sostenute per interventi di bonifica dell’amianto su beni e strutture produttive; per beneficiare del credito d’imposta gli interventi dovranno avere un importo unitario di almeno 20.000 euro;
  2. BONIFICHE (modifica al codice dell’ambiente): viene introdotta una disposizione che possa incentivare accordi per le bonifiche di siti inquinati (“il soggetto nei cui confronti il Ministero dell’ambiente ha avviato misure di bonifica e riparazione del danno ambientale di siti inquinati di interesse nazionale può formulare una proposta transattiva”).
  3. APPALTI VERDI (modifiche al codice dei contratti pubblici): Le aziende in possesso di certificazione ambientale EMAS e UNI EN ISO 14001 godranno di una riduzione della garanzie necessarie per accedere agli appalti per la fornitura di beni e servizi ecologici; le aziende in grado di fare innovazione, utilizzando nella produzione materiali provenienti dalla raccolta differenziata e dal disassemblaggio di prodotti scartati, potranno avere incentivi e credito d’imposta.
  4. RIFIUTI (di piccolissime dimensioni – modifiche al codice dell’ambiente): vengono inserite nuove norme per contrastare il fenomeno dell’abbandono di mozziconi di sigarette e rifiuti di piccolissime dimensioni (come gomme da masticare, scontrini, fazzoletti di carta ecc.), al fine di preservare il decoro urbano dei centri abitati e limitare gli impatti negativi derivanti dalla dispersione incontrollata nell’ambiente. In caso di violazione è prevista la sanzione amministrativa da 30 a 150 euro (aumentata fino al doppio in caso di abbandono dei rifiuti di prodotti da fumo);
  5. INFORTUNIO IN ITINERE (modifica al T.U. in materia di assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali – D.P.R. n. 1124/1965): si stabilisce che, per i suoi positivi riflessi sull’ambiente, l’uso della bicicletta deve intendersi sempre necessitato; i casi in cui l’evento infortunistico si verifichi a seguito dell’uso della bicicletta nel percorso casa-lavoro, saranno sempre configurabili come infortunio in itinere e perciò indennizzabili;
  6. MARCHIO “MADE GREEN IN ITALY”: è istituito il nuovo marchio volontario “Made Green in Italy” per indicare l’impronta ambientale dei prodotti. Chi compra potrà privilegiare il “chilometro zero” certificato e le produzioni agricole e industriali sostenibili;
  7. MANUFATTI LEGGERI E PREFABBRICATI IN STRUTTURE RICETTIVE( modifiche al T.U. dell’Edilizia): grazie ad una modifica dell’art. 3 del non sarà più necessario il permesso di costruire per i manufatti leggeri, anche prefabbricati, e le strutture di qualsiasi genere (quali roulottes, camper, case mobili, imbarcazioni), utilizzati come abitazioni, ambienti di lavoro, o depositi, magazzini e simili, i quali : a) siano diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee; b) siano ricompresi in strutture ricettive all’aperto per la sosta e il soggiorno dei turisti, previamente autorizzate sotto il profilo urbanistico, edilizio e – ove previsto – sotto quello paesaggistico, in conformità alle normative regionali di settore.
  8. DISSESTO IDROGEOLOGICO (modifiche al T.U. edilizia e alla L. 241/1990): lo sportello unico per l’edilizia acquisirà anche il parere delle autorità preposte a vigilare sul dissesto; per il rilascio del permesso di costruire, la formazione del silenzio assenso, sarà impossibile nel caso sussistano vincoli di assetto idrogeologico; anche nella Legge sul procedimento amministrativo viene esplicitamente esclusa la formazione del silenzio assenso per atti che riguardano la tutela del dissesto idrogeologico.

Avv. Priscilla Desideri
p.desideri@beconcinibartoli.eu